Le aree di intervento
Percorsi riparativi
Percorsi con minorenni autori di reato e loro vittime attraverso il progetto RICOMINCIAMO gestito da ASAI, Terremondo, Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale di Torino e Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta e Centro di Mediazione di Torino.
Percorsi nelle scuole
ASAI progetta e realizza insieme a scuole secondarie di primo e secondo grado diversi percorsi riparativi alternativi alla sospensione disciplinare, utilizzando l’esperienza maturata in campo penale. Questo permette di lavorare in chiave preventiva rispetto alla commissione di reati e di predisporre interventi educativi volti a rendere i ragazzi consapevoli e responsabili delle conseguenze dei propri comportamenti. Al tempo stesso, si offre uno spazio di partecipazione e riconoscimento alle vittime (compagni, insegnanti, operatori scolastici, famiglie) e si crea un dialogo tra le figure adulte di riferimento dei ragazzi coinvolti. Inoltre sono attivi dei percorsi di formazione per studenti e insegnanti, con laboratori di sensibilizzazione sulla gestione del conflitto.
In questa direzione si muove SICURSÉ, un’azione congiunta di vari soggetti in base a un protocollo firmato dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Piemonte e Valle D’Aosta, la Città di Torino, l’ASL, l’USR, la Neuropsichiatria Infantile, l’Ordine degli Psicologi, l’Università di Torino e le associazioni ASAI, Rete Dafne, Esseri Umani, EMDR e Area G. La rete è volta a intercettare minori in situazione di fragilità e sofferenza con un focus sulle vittime di bullismo e cyberbullismo, al fine di coprogettare e realizzare interventi ispirati ai principi della direttiva europea a tutela delle vittime del 2012 e della giustizia riparativa. L’azione di ASAI insiste sulla prevenzione in rete delle condotte devianti con l’obiettivo di sensibilizzare e formare gli studenti e il personale scolastico.
Formazione
Percorsi formativi rivolti a tutor, volontari e operatori sulla metodologia della giustizia riparativa, con il supporto di esperti del settore.
Coinvolgimento attivo della comunità
Famiglie di offensori e vittime, compagni di classe, cittadini, associazioni di territorio e istituzioni si fanno carico del conflitto e della sua risoluzione.
Creazione di reti
Reti formate da centri aggregativi, scuole, enti pubblici e privati che lavorano insieme per creare una cultura riparativa.
Tavoli di confronto
Incontri e spazi di confronto tra dirigenti scolastici, forze dell’ordine, Procura della Repubblica e associazioni di territorio.
Supporto e accompagnamento
Supporto a istituzioni e associazioni interessate ad avviare percorsi riparativi.